Questo è un libro contro l’Illuminismo, e per la riscoperta di vecchie impostazioni in Economia politica, in Scienza delle finanze, in Politica economica. L’Illuminismo ha scritto nella prima parte della Costituzione Italiana una serie di insensatezze. Esso, in Europa, sta costruendo una situazione agghiacciante, che genera disoccupazione di massa ed avanzi crescenti ed insostenibili della bilancia dei pagamenti. In Economia Politica, ha distrutto Sraffa e Keynes, i due economisti leader del Ventesimo Secolo. Il primo è stato risucchiato nell’orbita del marxismo, clamorosamente fallito. Il secondo è stato sepolto sotto una coltre di cenere, in cui dominano i sostenitori dell’ipotesi infondata che i costi unitari crescono con la quantità prodotta. Le tesi fondamentali del libro si basano sul rilancio di coloro, De Viti de Marco ed Einaudi su tutti, che avevano reso la finanza italiana conosciuta nel mondo; a livello teorico, sul disseppellimento di Sraffa e Keynes, che sono finalmente uniti nelle loro teorie. Ci si rivolge agli Illuministi, perché si rendano conto delle loro insulsaggini. Si cerca la lettura degli altri, che rappresentano il novanta per cento della popolazione.